LA STORIA DEL GATTO SACRO Di BIRMANIA
Le origini del Sacro di Birmania sono ancora oggi avvolte dal mistero , vi sono diverse fonti e diverse versioni . Il gatto birmano nasce quasi sicuramente in Birmania presso i monaci del Tempio di Lao Tsun che da vita anche ad una leggenda su questa razza .
I primi dati storici li riscontriamo intorno al 1918 in cui una coppia di gatti viene offerta dall’ Abate Yotag Rooh – Ougji in segno di riconoscenza all’ufficiale francese Auguste Pavie e al maggiore inglese Gordon Russell , per av1er difeso i templi dai saccheggi durante le rivolte .
Una coppia di gatti fu portata in nave in quel lungo viaggio dalla Birmania alla Francia . Il maschio MALDAPUR non sopravvivera’ , ma la femmina SITA incinta arrivera’ in Francia , ma putroppo tutti i cuccioli moriranno .
Nel 1925 si parla di un’altra coppia di gatti birmani Orloff e Xenia De Kaaba , da cui nacquero i primi gattini esportati in Europa .
Un’altra versione riporta che nel 1920 fu un industriale molto ricco , Cornelius Vanderbit , a portare con se’ un’altra coppia di birmani , acquistati a caro prezzo da un servitore infedeli dei Templi Lpotsw . Nel 1935 sei gattini furono venduti a 3.000 franchi , alla principessa Ratibor –Hohenlohe , l’anno successivo Marcel Reney vide questi gatti nel Castello di Francavilla-Bisio ma nel 1940 non se ne trova piu’ tracce .
Dopo la seconda guerra mondiale la selezione che era iniziata in Francia si blocco’ e solo nel 1964 il gatto Birmano ricomparve in Germania dalla Signora Annelise Hackmann . La gatta di nome Nadine DeKhlaramour , fu la madre di tutti i cuccioli birmani in Germania e poi la nonna di quelli inglesi e della maggior parte di quelli americani .
Ancora un’altra versione riporta invece che fu nel 1924 in Francia e precisamente in Costa Azzurra , che avvenne un accoppiamento tra un gatto siamese e un gatto persiano da cui nacque il primo gatto birmano .
Non e’ certo se l’accoppiamento fosse stato casuale o selezionato da allevatori . Tale ipotesi risulterebbe accreditata scientificamente , visto che il Sacro di Birmania possiede il gene Himalayano che trasmette il caratteristico mantello chiaro con le punte di colore piu scuro ( Point ) come il gatto siamese .
Nel 1926 fu presentata per la prima volta ad un’ esposizione felina e precisamente a Parigi , la gatta di razza birmana chiamata Poupee’ De Maldapour , fino ad allora sconosciuta .
Il pubblico rimase affascinato dalla sua grande bellezza . Si dice che questa gatta fosse una diretta discendente dei gatti del Tempio . Nel 1930 fu presentato in expo , il primo maschio birmano di colore Seal Point Dieu D’arakan , che spopolo’ .
Nel 1950 il gatto birmano fu ribatezzato con il nome “Sacro di Birmania” e solo nel 1966 fu riconosciuto ufficialmente come gatto di razza .
Da questa data fu un crescendo ,riscontrando un grande successo per la sua bellezza e il suo carattere , fino ai giorni nostri .
Purtroppo il Pool genetico dei Sacri di Birmania non e’ molto vasto , anzi e’ piuttosto povero , cio’ significa che i birmani dall’origine hanno gli stessi soggetti da cui sono stati creati , quindi sono molto imparentati tra loro .
Negli anni alcuni allevatori hanno fatto matrimoni con altre razze per creare nuovi colori .
Il birmano nacque nella colorazione del Seal Point e poi si ottenne la diluizione Blu Point .
Nel 1974 comparve il Chocolat Point e la diluizione Lilac Point .
Nel 1978 si inizio’ la selezione del Red Point e la diluizione Crema e tra il 1983 e il 1984 s’introdussero le varieta’ degli stessi colori ma Tabby Point .
Il Sacro di Birmania e’ tra i gatti piu’ difficili da selezionare in quanto ha molti punti da raggiungere in riferimento allo standard di razza .